Il pickerel è un pesce d’acqua dolce che appartiene alla famiglia dei lucci e vive nelle regioni nord- orientali dell’America del Nord. Si tratta di un pesce dalle carni bianche molto apprezzato, che spesso viene servito fritto. Questa ricetta prevede la cottura “al cartoccio”, un metodo più sano che consiste nell’avvolgere il pesce e gli altri ingredienti in un foglio di carta da forno, all’interno del quale cuoceranno a vapore assorbendo tutti i profumi. Puoi sostituire la carta da forno con un foglio di alluminio e cuocere il pesce sul fuoco o sul barbecue.
Ingredienti per 4 porzioni
- Carote, tagliate a fiammifero 200 g
- Peperoni rossi, tagliati 100 g
- Filetti di pickerel, senza pelle 2 (circa 150 g ciascuno)
- Sedano, tagliato a fiammifero 80 g
- Vino bianco 60 ml
- Limoni, tagliati a rondelle di 1⁄2 cm 2
- Cipolla rossa, tagliata a fiammifero 80 g
- Patate, tagliate a fiammifero 300 g
- Zucchine, tagliate a fiammifero 100 g
- Olio di oliva 15 ml
- Sale e pepe macinato A piacere
- Erbe aromatiche fresche (coriandolo, prezzemolo o timo), tritate 20 g
Preparazione
Preriscalda il forno a 230° C.
Prendi 4 fogli grandi di carta da forno e distribuisci uniformemente le verdure nella metà inferiore di ciascun foglio.
Disponi il filetto di pickerel sopra alle verdure. Insaporisci con sale e pepe. Spruzza 15 ml di vino bianco su ciascun filetto e completa con le rondelle di limone, l’olio di oliva e le erbe aromatiche.
Piega la parte superiore del foglio sul pesce in modo da congiungerlo al bordo inferiore. Ripiega il bordo inferiore più volte facendo delle pieghe di 2,5 cm e accartoccialo per sigillarlo, quindi ripeti l’operazione con le 2 estremità laterali in modo da ottenere un pacchetto ben fatto.
Trasferisci i cartocci su una teglia e mettili a cuocere in forno per circa 10-12 minuti, fino a quando il pesce sarà perfettamente cotto e le verdure tenere.
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.