Il Katsudon è uno dei piatti più popolari del Giappone. Consiste in una ciotola di riso su cui vengono adagiate una cotoletta di maiale fritta e uova, il tutto guarnito con verdure. È anche uno dei piatti preferiti dagli studenti giapponesi come cena la sera prima di un esame, poiché in giapponese katsu significa anche “vincere/essere vittorioso”.
Ingredienti per 4 porzioni
- Lonza di maiale 400 g
- Uova 265 g
- Pane grattugiato 200 g
- Cipolle 200 g
- Trifoglio commestibile 20 g
- Riso bianco 360 g
- Olio di riso 1,3 l
- Salsa di soia scura 145 ml
- Vino di riso 145 ml
- Zucchero 100 g
- Farina 00 20 g
- Brodo dashi (precedentemente preparato) 500 g
Preparazione
Versa in una casseruola 504 ml di brodo dashi con 144 ml di salsa di soia scura, 144 ml di vino di riso e 100 g di zucchero. Mescola accuratamente e metti da parte.
Sbuccia le cipolle, tagliale a metà e poi a pezzi di 1 cm.
Taglia il trifoglio commestibile in pezzetti di 3 mm.
Pratica qualche incisione sulla superficie della carne per renderla più tenera. Sala e pepa le cotolette da entrambi i lati.
Infarina le cotolette sopra e sotto, passale nelle uova sbattute e quindi nel pane grattugiato. Scalda l’olio di riso fino a quando raggiunge 170° C. Friggi le cotolette nell’olio.
Versa 150 ml della prima preparazione in un’alta casseruola insieme al trifoglio commestibile e cuoci a fuoco basso per 2 minuti.
Sciacqua il riso sotto acqua corrente per rimuovere eventuali residui e l’amido in eccesso, quindi cuoci il riso in un cuociriso per 15 minuti e tienilo al caldo.
Adagia la cotoletta sopra una ciotola di riso bianco cotto a vapore, versa con un movimento circolare un po’ di uovo ben sbattuto e completa cospargendo di trifoglio.
Impatto ambientale
Ricette speciali
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.