I vadai sono una categoria di gustosi snack fritti a base di lenticchie originari dell’India. Esistono diversi tipi di vadai, che a seconda dei casi possono essere descritti come frittelle, cotolette o ciambelline. Solitamente vengono consumati da soli o accompagnati da una salsa chutney. Gli ingredienti che compongono i differenti tipi di vadai sono vari, dalle lenticchie alle patate. Il più delle volte sono serviti per colazione o come snack, ma anche utilizzati per preparare altri piatti.
Ingredienti per 4 porzioni
- Ceci gialli spezzati (chana dal) 225 g
- Cimette di cavolfiore, tritate 250 g
- Pasta di zenzero e aglio 10 g
- Cumino in polvere 5 g
- Peperoncini verdi, affettati 30 g
- Foglie di coriandolo, tritate 5 g
- Cipolle rosse, tritate 100 g
- Mandorle tostate, tritate 80 g
- Sale q.b.
- Peperoncino rosso in polvere 5 g
- Garam masala 2,5 g
- Farina di riso 30 g
- Farina di ceci/besan (farina di grammo) 30 g
- Olio di girasole 60 g
Preparazione
Metti a bagno i chana dal e i peperoncini verdi per almeno 4 ore. Questa operazione ti permetterà di macinare agevolmente i peperoncini. Scola tutta l’acqua.
Macina grossolanamente gli ingredienti in un mixer. Senza aggiungere acqua, trasferiscili in una ciotola.
Unisci alla miscela macinata il cavolfiore tritato. Aggiungi il sale, il peperoncino rosso in polvere, la pasta di zenzero e aglio, il garam masala, le mandorle tostate, le cipolle e le foglie di coriandolo. Mescola accuratamente.
Aggiungi la farina di riso e la farina di grammo. Mescola fino a quando il composto sarà ben amalgamato.
Scalda l’olio in una padella.
Nel frattempo, prepara i vadai: con il composto forma delle pallottole delle dimensioni di un limone, quindi appiattiscile creando dei dischi rotondi.
Friggili su entrambi i lati fino a quando avranno assunto un bel colore dorato. Quindi trasferiscili su un foglio di carta assorbente.
Ripeti l’operazione fino a esaurire tutto il composto.
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.