Il 1° maggio nel Lazio è tradizione mangiare il pecorino con le fave, un rito gastronomico che viene tramandato di generazione in generazione. Da questo originale abbinamento nascono dei tortelli che racchiudono i simboli della primavera romana.
Ingredienti per 4 porzioni
- Farina 00 200 g
- Uova intere 2
- Fave fresche 400 g
- Cicoria 800 g
- Olio evo 30 g
- Limoni (buccia) 1
- Spicchi d'aglio 20 g
- Peperoncino fresco 20 g
- Nocciole 12 g
- Pepe nero q.b.
- Formaggio Pecorino Romano D.O.P. 50 g
Preparazione
Per il ripieno:
Sbollenta le fave in acqua leggermente salata.
Riducile in purea tenendone da parte quattro cucchiai per guarnire il piatto.
Aggiungi alla purea 40 g di pecorino grattugiato e la buccia di un intero limone.
Metti il ripieno in un sac à poche.
Per la pasta:
Mescola la farina con le uova sbattute.
Lavora bene l’impasto e poi lascialo riposare in frigorifero per 30 minuti.
Stendi la pasta in sfoglie sottili, disponi il ripieno su una sfoglia e copri con una seconda sfoglia di pasta.
Chiudi i tortelli facendo attenzione a non lasciare aria al loro interno.
Taglia i tortelli e disponili su un vassoio pronti per la cottura.
Per la cicoria:
Scalda 25 g di olio extravergine di oliva, aggiungi gli spicchi d’aglio e il peperoncino fresco.
Sbollenta la cicoria in acqua leggermente salata, falla raffreddare e asciugala.
Versa sulla cicoria l’olio extravergine di oliva aromatizzato e tienila da parte a temperatura ambiente.
Per la presentazione:
Cuoci i tortelli in abbondante acqua bollente salata.
Condiscili con il restante olio extravergine di oliva.
Disponi la cicoria condita su un piatto e adagiaci sopra i tortelli.
Guarnisci con le fave sbollentate, il restante pecorino grattugiato e le nocciole.
Se è avanzato del ripieno, puoi utilizzarlo come guarnitura finale.
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.