
Un piatto invernale tipico della prefettura di Tomaya, famosa per la pesca della ricciola. La ricciola viene cotta a fuoco lento con salsa di soia, zucchero e dashi e successivamente bollita. Questo piatto rustico e semplicissimo è apprezzato in tutto il Giappone.
Ingredienti per 4 porzioni
- Ricciola 600 g
- Lische di ricciola q.b.
- Daikon 600 g
- Patate 320 g
- Spinaci 120 g
- Yuzu q.b.
- Sale q.b.
- Zenzero 60 g
- Salsa di soia scura 360 ml
- Salsa di soia chiara 360 ml
- Zucchero 400 g
- Vino di riso 720 ml
- Sake 880 ml
- Brodo dashi 550 ml
Preparazione
Lava la ricciola sotto acqua corrente e rimuovi le squame. Sfilettala, puliscila e metti da parte il collare e la testa.
Taglia a pezzettini il collare e la testa, salali e lasciali riposare per 30 minuti.
Porta a bollore dell’acqua e fai sbollentare il collare e la testa della ricciola. Successivamente, mettili in acqua fredda. Elimina le restanti tracce di sangue e squame. Scolali.
Sbollenta gli spinaci e mettili in acqua fredda. Quando si sono raffreddati, tagliali in pezzi di 3 cm. Prepara un brodo con 500 ml di brodo dashi, 3 g di sale, 25 ml di sake e 1 ml di salsa di soia. Immergi gli spinaci nel brodo.
Lessa i filetti di ricciola per 4 minuti, scolali e mettili da parte.
Pela il daikon e le patate e tagliali a fette larghe 2,5 cm. Falle bollire nell’acqua fino a quando saranno tenere, quindi tienile da parte in acqua fredda.
Versa 3.600 ml di acqua in una casseruola con il sake e qualche buccia di zenzero. Fai bollire. Quando il liquido raggiunge il punto di ebollizione, aggiungi lo zucchero, la salsa di soia chiara e la salsa di soia scura. Fai bollire.
Quando il liquido si è ridotto fino al 10% della sua quantità originale, aggiungi il vino di riso e fai bollire di nuovo. Impiatta e servi.
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.