Strangolapreti trentini burro e salvia

Strangolapreti trentini burro e salvia

Tempo di preparazione:

Tra 30 e 60 Minuti

Informazioni nutrizionali:

188kcal / per porzione

Portata:

Primo

i

Piatto stagionale:

Autunno,

Inverno,

Primavera

Impatto ambientale:

Moderato (0.604kg CO2 eq) i

Il sapore inconfondibile della salvia per una ricetta tradizionale e ricca di vitamine, che aiuta anche a riutilizzare il pane raffermo.

Ingredienti per 4 porzioni

  • Pane raffermo 300 g
  • Spinaci 500 g
  • Uova 2
  • Latte parzialmente scremato 320 ml
  • Grana Padano grattugiato (o Parmigiano) 60 g
  • Burro 80 g
  • Farina 60 g
  • Salvia qualche foglia
  • Noce moscata q. b.
  • Sale q. b.

Preparazione

1.

Inizia a preparare l’impasto per gli strangolapreti. Taglia il pane raffermo a dadoni e mettilo a bagno in una ciotola con il latte, per farlo ammorbidire.

2.

Nel frattempo, cuoci gli spinaci in acqua salata facendoli lessare per circa 10 minuti in abbondante acqua. Sgocciolali, strizzali bene e tritali grossolanamente.

3.

In una terrina, amalgama il pane ammollato e strizzato, gli spinaci tiepidi, le uova sbattute, metà del Grana Padano grattugiato, una spolverata di noce moscata e un po’ di sale.

4.

Frulla il tutto utilizzando il mixer o un frullatore a immersione. L’impasto deve risultare morbido, ma consistente e compatto.

5.

Con l’aiuto di una sac à poche (o di due cucchiai) forma degli gnocchi o quenelle, e lessali in abbondate acqua poco salata per qualche minuto.

6.

Con l’aiuto di una schiumarola, preleva gli strangolapreti via via che salgono a galla, sgocciolandoli bene e mettendoli a insaporire nella padella dove, nel frattempo, avrai fatto fondere il burro con le foglie di salvia.

7.

Cospargi gli strangolapreti col restante Grana Padano e servili ben caldi.

Impatto ambientale

Moderato

Dettagli

Per porzione:

0.604kg CO2 equivalente i

Impronta di carbonio



Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.

Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.