Il sapore inconfondibile della salvia per una ricetta tradizionale e ricca di vitamine, che aiuta anche a riutilizzare il pane raffermo.
Ingredienti per 4 porzioni
- Pane raffermo 300 g
- Spinaci 500 g
- Uova 2
- Latte parzialmente scremato 320 ml
- Grana Padano grattugiato (o Parmigiano) 60 g
- Burro 80 g
- Farina 60 g
- Salvia qualche foglia
- Noce moscata q. b.
- Sale q. b.
Preparazione
Inizia a preparare l’impasto per gli strangolapreti. Taglia il pane raffermo a dadoni e mettilo a bagno in una ciotola con il latte, per farlo ammorbidire.
Nel frattempo, cuoci gli spinaci in acqua salata facendoli lessare per circa 10 minuti in abbondante acqua. Sgocciolali, strizzali bene e tritali grossolanamente.
In una terrina, amalgama il pane ammollato e strizzato, gli spinaci tiepidi, le uova sbattute, metà del Grana Padano grattugiato, una spolverata di noce moscata e un po’ di sale.
Frulla il tutto utilizzando il mixer o un frullatore a immersione. L’impasto deve risultare morbido, ma consistente e compatto.
Con l’aiuto di una sac à poche (o di due cucchiai) forma degli gnocchi o quenelle, e lessali in abbondate acqua poco salata per qualche minuto.
Con l’aiuto di una schiumarola, preleva gli strangolapreti via via che salgono a galla, sgocciolandoli bene e mettendoli a insaporire nella padella dove, nel frattempo, avrai fatto fondere il burro con le foglie di salvia.
Cospargi gli strangolapreti col restante Grana Padano e servili ben caldi.
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.