In Messico i peperoncini sono ampiamente utilizzati e coltivati in numerose regioni. Per le ricette che prevedono un ripieno, la varietà di peperoncino più consigliata è il Poblano. Questo piatto, frutto di due diverse culture, nacque all’epoca della conquista spagnola, quando i peperoncini venivano farciti con formaggio e uova sbattute e successivamente fritti. Nello Stato di Puebla si usa farcire i peperoncini Poblano con macinato di manzo o formaggio.
Ingredienti per 4 porzioni
- Peperoncini poblano o peperoncini 400 g
- Formaggio manchego 200 g
- Farina 50 g
- Albumi 60 g
- Tuorli 40 g
- Pomodori 400 g
- Cipolla 50 g
- Aglio fresco 5 g
- Sale q.b.
- Brodo di pollo 1,5 l
- Riso integrale 185 g
- Acqua 150 g
- Olio 50 g
- Pomodori 150 g
- Cipolla 40 g
- Piselli 100 g
Preparazione
Arrostisci i peperoncini Poblano e chiudili in un sacchetto per rimuovere la pelle.
Taglia a fette il formaggio Manchego e farcisci i peperoncini.
Separa gli albumi dai tuorli.
Sbatti gli albumi, poi aggiungi i tuorli e mescola.
Infarina leggermente i peperoncini, quindi passali nell’uovo sbattuto.
Preriscalda una padella con un goccio d’olio e friggi i peperoncini, poi mettili da parte.
Frulla 400 g di pomodori insieme all’aglio, 50 g di cipolla e il brodo di pollo.
Versa la salsa in una casseruola con un filo d’olio e aggiungi il sale.
Frulla 150 g di pomodori con 40 g di cipolla.
Versa in una casseruola un cucchiaio d’olio, il riso integrale, i piselli, i pomodori frullati, acqua e sale. Lascia cuocere fino a quando il riso sarà tenero e l’acqua sarà evaporata, occorreranno circa 20 minuti.
Servi i peperoncini ripieni con la salsa di pomodoro e il riso rosso.
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.