
Boston è una delle “capitali dei fagioli” più emblematiche degli Stati Uniti e l’erede di una tradizione alimentare che risale ai nativi americani. Qui i fagioli sono serviti insieme a un’insalata di patate, altro simbolo distintivo della cultura precolombiana.
Ingredienti per 4 porzioni
- Fagioli neri secchi 200 g
- Cipolla bianca 200 g
- Salsa Worcestershire 7 g
- Paprica affumicata 2 g
- Noce moscata 1,6 g
- Pepe nero 0,8 g
- Zucchero di canna 10 g
- Senape in grani 6 g
- Miele 75 g
- Pomodori ciliegini 440 g
- Mandorle tostate 28 g
- Sale q.b.
- Patate 300 g
- Broccoli 400 g
- Aneto fresco 35 g
- Pepe nero 1 g
- Bevanda di mandorle 18 g
- Sale q.b.
- Olio di colza 40 g
Preparazione
Lascia in ammollo i fagioli per tutta la notte.
Trita la cipolla e taglia i pomodori in pezzi, tenendoli separati.
Versa il miele e lo zucchero in una padella e falli caramellare fino a ottenere un colore dorato.
Aggiungi la cipolla tritata e tutte le spezie secche e lasciale cuocere fino a quando avranno sprigionato tutto il loro profumo.
Unisci la salsa Worcestershire e i pomodori in pezzi e porta il composto a bollore.
Aggiungi i fagioli e, se necessario, un po’ d’acqua, lascia cuocere per 10 minuti, quindi versa il tutto in una pirofila, copri con un foglio di alluminio e cuoci i fagioli in forno a 165° C per 35 minuti.
Lava e sbuccia le patate, lessale in acqua bollente salata, raffreddale sotto l’acqua corrente fredda e mettile da parte.
In un recipiente dai bordi alti, prepara una maionese mescolando la bevanda di mandorle, sale e il rimanente olio di colza.
Aggiungi alla maionese l’aneto fresco tagliuzzato con 1 g di pepe nero.
Condisci le patate lessate con la maionese.
Lessa i broccoli in acqua salata, scolali e conservali a temperatura ambiente, insaporendoli con sale.
Quando i fagioli sono cotti, mescolali con le mandorle tostate tritate.
Servi i fagioli stufati con l’insalata di patate e una porzione di broccoli.
Per non pesare troppo sull'ambiente, ti consigliamo di rimanere entro 1 kg CO2 equivalente ad ogni pasto, considerando tutte le portate consumate. Ricorda che è più probabile che i primi piatti abbiano un impatto ambientale minore rispetto ai secondi e che i contorni di verdura pesano in genere molto poco sull'ambiente.
Anche se alcune delle nostre proposte eccedono il valore consigliato di 1 kg CO2 equivalente per pasto, non significa che non vadano mai preparate, perché il bilancio complessivo è quello che conta: un'alimentazione sana e amica dell'ambiente, applicata regolarmente e nel lungo periodo compensa anche i piatti più impattanti, se consumati saltuariamente.